Il presidente Di Stefano delinea i prossimi passi dell’azienda
Enzo Di Stefano, presidente dell’Ater di Frosinone, comunica la conclusione del processo di censimento delle unità immobiliari dell’Azienda.“Uno degli obiettivi dichiarati pubblicamente dall’Ater – esordisce – era senz’altro quello di entrare in possesso di una precisa mappatura di tutti gli alloggi del proprio notevole patrimonio immobiliare, al fine di stabilire con chiarezza la realtà di ogni singola unità abitativa per verificarne lo stato e le particolarità degne di rilievo. A questo proposito, nei mesi scorsi abbiamo dato vita ad un’imponente opera di censimento degli alloggi, che proprio in questi giorni si è conclusa con successo.
Gli incaricati dell’Ater hanno coperto tutto il territorio provinciale, passando in rassegna le abitazioni e annotando ogni genere di informazione ritenuta utile. Una volta incamerati tutti i dati, è stato redatto un prospetto riassuntivo che ci ha consentito di verificare e individuare ogni genere di criticità inerente agli alloggi. Su un totale di oltre 7mila unità abitative, è stato possibile censirne una considerevole percentuale dell’86%. Senza dubbio – spiega Di Stefano – un risultato di notevole importanza: per questo, ringrazio chi si è impegnato con serietà nel portare a termine l’operazione, insieme naturalmente ai nostri utenti, che hanno loro consentito di svolgere al meglio la funzione.
Questa operazione, così particolareggiata, si è resa indispensabile in quanto l’Ater ha il dovere di tutelare tutti gli utenti che, nel rispetto delle regole e della legge, vivono nei nostri alloggi. Pertanto, è parso giusto andare ad indagare su eventuali irregolarità che, proprio per la loro natura, vanno a ledere il diritto di chi osserva le norme e di chi ha conquistato il diritto ad una casa Ater.
Iniziative come queste, infatti, devono essere inquadrate anche nel contesto più ampio della lotta all’abusivismo, che in questi mesi stiamo conducendo con grande decisione e che ci sta permettendo di raggiungere grandi risultati. Anche nel solco della difesa della legalità, dunque, il passo seguente sarà l’esame delle varie criticità emerse dai risultati, con una conseguente azione per risanarle, anche grazie alla collaborazione di altri organi di controllo e vigilanza.
Per quanto riguarda, invece, la residua percentuale di alloggi che, per i motivi più disparati, non è stato possibile censire, andremo a chiedere l’intervento dei vari comuni di appartenenza, che in quel caso dovranno aiutarci ad entrare in possesso dei dati mancanti.
L’Ater di Frosinone – conclude Di Stefano – ha portato a termine un’altra grande sfida di chiarezza e legalità: non posso che esprimere la mia soddisfazione per il traguardo raggiunto”.