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ASSOCIAZIONE ITALIANA WILDERNESS: IL PARCO, L’ORSO E LA SUA TERRA (E L’UOMO)

Il Territorio in aiuto all’Orso marsicano

Dall’Associazione Italiana Wilderness riceviamo e pubblichiamo

“Con una pubblica cerimonia tenutasi presso la sala comunale di Lecce nei Marsi è stato sottoscritto un ‘Contratto di Tutela Spontanea’ tra il Sig. Claudio Maddalena di Lecce nei Marsi e l’AIW mediante il quale sono stati messi a disposizione dell’Associazione Italiana per la Wilderness due terreni situati in località ‘Le Prata della Cicerana’, nell’ambito del Parco Nazionale d’Abruzzo, in parte designati primo nucleo dell’Area Wilderness Monte Turchio ed in parte da adibirsi a semine a favore delle necessità alimentari dell’Orso bruno marsicano.

In occasione di quest’iniziativa organizzata dall’AIW e moderato dal Presidente Bruno La Pietra, con un intervento tecnico del Segretario Generale Franco Zunino e conclusivo dell’ex Presidente Germano Tomei, si è tenuto un incontro di lavoro al fine di individuare una proposta di collaborazione fattiva e partecipativa al problema della sopravvivenza dell’Orso marsicano. All’incontro hanno dato la propria adesione il Parco Nazionale d’Abruzzo, rappresentato dal Commissario straordinario Dott. Giuseppe Rossi e dal Presidente della Comunità del Parco Dott. Alberto D’Orazio, i rappresentanti dei tre ATC territorialmente più competenti (Dott. Giacomo Di Domenico per la Marsica, Dot. Edmondo Vivoli per Frosinone), nonché di un rappresentante per l’ATC di Sulmona e di associazioni dei cosiddetti portatori di interessi legati all’utilizzo del territorio per fini economici e ricreativi, quali i cacciatori, gli agricoltori e gli allevatori. L’iniziativa si è potuto concretizzare anche grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce nei Marsi, che ha dato la sua ospitalità e rappresentato dal Sindaco Avv. Gianluca De Angelis. Purtroppo, gravemente assente è stato il PATOM.

Essendo il ‘donatore’ del suddetto terreno un abitante locale ed un cacciatore-ambientalista iscritto all’AIW, questa iniziativa ha voluto anche essere un esempio concreto di come i cacciatori e tutto il mondo venatorio non costituiscano affatto un problema alla sopravvivenza dell’Orso marsicano, ed anzi vogliano collaborare attivamente alla sua protezione.

A conclusione del Convegno è stato approvato e sottoscritto un documento congiunto nel quale tutte le autorità presenti ed i rappresentanti delle categorie di portatori di interessi sul territorio si sono dichiarate disponibili a collaborare fattivamente per aiutare l’Orso marsicano a sopravvivere; ciò mediante la semina di terreni nell’ambito del Parco ma anche favorendo una certa forma di pastorizia ovina che divenga attrattrice per l’orso, affinché a partire dal prossimo anno si riducano il più possibile le scorribande di quest’animale nelle zone esterne al Parco e addirittura oltre la fascia contigua. Ma è stato altresì affrontato il problema degli allevatori di bovini ed equini, le cui lamentele per i danni subiti da orsi e lupi hanno sempre creato situazioni di incompatibilità e, spesso, contenziosi sul piano finanziario e giudiziario. Importanza è stata anche data alla salvaguardia dell’Orso marsicano come principale attrattore turistico per lo sviluppo socio-economico dei Paesi e degli abitanti del Parco Nazionale.

L’iniziativa, esposta nel Documento unitario sottoscritto da tutte le autorità presenti (che sarà presto reso pubblico nei tempi e modi opportuni) e dai rappresentanti delle categorie portatrici di interessi, dovrebbe svilupparsi attraverso la collaborazione con i Comuni del Parco Nazionale, con la Comunità del Parco, e con lo stesso Parco Nazionale d’Abruzzo. In particolare tutte le associazioni portatrici di interessi sul territorio si sono dichiarate disposte a contribuire anche finanziariamente a questo progetto, se non altro con aiuti che pur simbolici permettano al Parco Nazionale di iniziare ad operare concretamente in questa direzione. Nei prossimi mesi l’Associazione Italiana per la Wilderness provvederà a stilare un dettagliato progetto di interventi alimentari, affinché con l’arrivo della prossima primavera l’Ente Parco possa dare inizio alla campagna alimentare a favore dell’Orso, nonché a farsi mediatrice per la risoluzione delle annose diatribe che confliggono con il Parco ma che anche hanno comunque un’estrema importanza per la sopravvivenza dell’Orso marsicano e per il mantenimento della biodiversità del suo habitat.

La speranza è che a seguito di questo incontro si possano mettere da parte le varie diatribe che da anni dividono il Parco Nazionale e gli ambientalisti dai portatori di interessi sul territorio; tutti uniti nel collaborare fattivamente per salvare l’Orso marsicano prima che sia troppo tardi; ed il recente ritrovamento della carcassa di un ennesimo individuo di orso, di cui proprio ieri la stampa ha dato notizia, diviene prova e stimolo della necessità di fare tutti la propria parte, mettendo da parte diatribe e conflitti, provvedendo a risolvere al più presto quelli del passato con soddisfazioni mediate delle parti”.