SANITA' UCRAINA

ASL – ASSISTENZA PROFUGHI

Il Servizio Multietnico della Asl di Frosinone traccia il bilancio di questi primi sei mesi del 2022. Un lavoro incessante ed un impegno moltiplicato per far fronte all’emergenza ucraina che ha portato sul territorio quasi 600 profughi di guerra da assistere e sostenere.

Sono state 952 dal 1 gennaio al 30 giugno le Tessere Sanitarie STP (straniero temporaneamente presente) rilasciate, di loro circa il 60% (573) ha riguardato profughi ucraini mentre il restante 40% (379) richiedenti asilo di altre nazionalità (prevalenza sub-saharaini, egiziani e bengalesi).

Facciamo il punto della situazione con il dott. Mario Limodio responsabile del Servizio Multietnico – U.O.S.D. Servizi Sanitari Integrati: Immigrati, Medicina di Genere e contrasto alla Povertà. “L’emergenza dei profughi ucraini, dal tragico 24 febbraio, inizio della guerra, è  stata gestita egregiamente nella nostra provincia dalle istituzioni e dall’ASL quando ancora il Covid non accennava a regredire. Prefettura, Protezione Civile, Caritas, le altre organizzazioni e la proverbiale solidarietà del popolo ciociaro hanno permesso di organizzare un’accoglienza esemplare. La nostra Unità Operativa Semplice Dipartimentale – prosegue il dott. Limodio – ha preso in carico prevalentemente giovani donne con figli, psicologicamente devastate, fuggite da una guerra lasciando i loro compagni a combattere. Questi profughi sono stati accolti, visitati, e sottoposti a tampone. Meno del 2% è  risultato  positivo per SARS-CoV2 (e prontamente curato e isolato). È stato offerto loro lo screening  per patologie e malattie infettive e, in collaborazione con i Centri Vaccinali sono state praticate vaccinazioni per la prevenzione individuale e collettiva”.

I riflettori sulla guerra sembra si stiano spegnendo ma l’emergenza umanitaria resta. “I profughi ucraini stanno godendo dello status di Protezione Internazionale, hanno effettuato la scelta del Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. Ai colleghi – continua il dott. Limodio – raccomandiamo la continuità assistenziale rimanendo a disposizione. Un appello a tutti i sanitari a proseguire questa splendida gara di solidarietà”.

La Asl di Frosinone, però, assiste non solo ucraini: “Non sono di serie B gli altri richiedenti asilo provenienti dai paesi del Sud del Mondo. Come ci ha insegnato Gino Strada – conclude il dott. Limodio – continueremo a curare bene le persone senza discriminazioni, in maniera indipendente e neutrale e con empatia”.