E’stato uno dei fondatori della squadra, un leader in campo ed un riferimento importante per tutti i suoi compagni nello spogliatoio, non si è mai tirato indietro e risparmiato ed ha sempre messo il bene della squadra davanti a tutto. A Fabio Nuzzo quella palla che rotola sul sintetico manca, come mancano quelle tante imprese che con lui in campo la squadra ha saputo conquistare ed anche quei momenti difficili in cui ha saputo soffrire e vedere gli altri gioire, ma i continui acciacchi fisici con cui sta ormai “combattendo” da un anno e mezzo lo hanno portato ad una decisione sofferta ma per lui inevitabile. La bandiera sorana ha deciso, almeno fino a fine stagione, di smettere con l’attività agonistica sperando che i suoi continui problemi fisici possano essere superati. “Ho deciso di chiudere qui la stagione per questi problemi fisici che da più di un anno non mi permettono di allenarmi come si deve e di rendere al massimo- ci dichiara il numero 10 sorano- ed essendo molto esigente con me stesso non posso andare in campo a passeggiare per rispetto di società mister e compagni di squadra”. Anche se non lo dice apertamente la scelta dolorosa presa lo rattrista molto perché ha provato in mille modi di continuare a dimostrare a tutti il suo immenso valore. Ma Fabio si sofferma anche sulla stagione del suo Sora ed approva il grande restyling e ringiovanimento della rosa bianconera in questa stagione e da perfezionista quale è chiede uno sforzo maggiore a tutti per migliorare alcune cose che ancora non funzionano come potrebbero. “Penso che il presidente stia facendo bene da un punto di vista di svecchiamento della rosa in quanto il prossimo anno, se davvero si riuscisse ad andare in FIGC, ci sarebbe per il mister la possibilità di avere un gruppo di ragazzi su cui lavorare in 3-4 anni. Il mister penso stia lavorando bene anche se dal punto di vista della gestione ed organizzazione andrebbe maggiormente aiutato e supportato per potergli permettere di concentrarsi solo ed esclusivamente sul campo. Sotto questo punto di vista la società deve assolutamente migliorare e crescere facendo qualche innesto per tornare ad essere, come successo fino ad un paio di anni fa, la società più invidiata per l’organizzazione impeccabile.” Del suo futuro calcistico ci sono poche certezze visto che vanno superati prima i continui acciacchi fisici che, da più di un anno, non gli permettono di allenarsi e giocare con continuità. Ovviamente se il Sora dovesse veramente approdare nel campionato FIGC difficilmente le strade dei bianconeri e del talento sorano continueranno a viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda. “Penso che il mio ciclo con il Sora C5 di 4 anni possa dirsi concluso. Di questa squadra rimarrò sempre un grandissimo tifoso e spero che possa tornare a primeggiare già da adesso ,ma non potrei più garantire un impegno cosi grande sia per i soliti acciacchi fisici sia per esigenze lavorative e familiari.” La speranza di chi ha avuto la fortuna di conoscere prima il Fabio Nuzzo uomo e poi calciatore e di tutti quelli che amano lo spettacolo con cui ha sempre deliziato tutti, anche gli avversari che sul campo lo hanno spesso maledetto ma che lo hanno sempre ammirato e rispettato, è quello di rivederlo presto sul campo di battaglia con quella maglia numero 10 sulle spalle. Quella maglia numero 10 spesso dissacrata e che, invece, sulle sue spalle fa “pan-dan” con la classe che sanno sprigionare le sue gambe. Grazie di tutto e non ci provare: noi ti aspettiamo!!!