‘O la chiudete, oppure pulite e aggiustate perché così com’è fa letteralmente schifo’.
Il ‘suggerimento’ arriva da un residente del centro storico di Arpino. L’uomo si sofferma sulle indegne condizioni in cui versa una delle volte dell’omonima località sotto Corso Tulliano. Da anni ed anni luogo completamente ignorato nonostante condizioni igieniche da quarto mondo, ‘decorazioni’ non proprio artistiche, coperture a pezzi, un tanfo stomachevole (soprattutto nei mesi più caldi) rifiuti, pavimentazione saltata e sconnessa, pareti sudicie, muffa e altro ancora. Tutto di fronte ad un parcheggio, a valle di una scalinata aperta al transito ed alla ‘sosta’ di giovanotti forse privi del senso dell’olfatto. Tutto a pochi passi da un’attività commerciale, da mercatini improvvisati.
‘Uno spettacolo da brividi – commenta una donna – Come fanno a tollerarlo?’. Il dito, come quello della deturpata immagine di Cicerone che incredibilmente ancora ‘staziona’ lì sotto, è puntato contro amministratori sempre più lontani dalle esigenze di decoro del paese.
Non stanno meglio le altre volte. Una è discarica abusiva con rifiuti di ogni genere, un’altra è un confusionario deposito del Comune dove a volte lavorano gli operai in condizioni ‘difficili’.
Un luogo dove dovrebbero intervenire gli uffici della Asl, magari seguendo la beffarda indicazione del ‘Mercato sano e genuino‘ che si trova sul bivio poco distante. Una vergogna colossale che dovrebbe far arrossire sindaco, vice, assessori, consiglieri e pure l’indecifrabile staff. Una ventina di persone… al servizio della comunità. Dicono!