Capitano cose curiose ad Arpino, paese notoriamente collinare. Capita, fra l’altro, che in un deposito comunale di rifiuti, aperto h24 all’accesso di tutti e tutto, sia ‘ormeggiata’ una barca.
Non un panfilo, oppure uno yacth, più semplicemente una barchetta in legno piuttosto antica con tanto di carrello per il trasporto su terra ferma. L’imbarcazione si trova in un angolo di una delle indecenti Volte, cioè in pieno centro storico, a due passi dal Comune e tre da piazza Municipio, proprio di fronte ad un parcheggio long time (il segnale di sosta oraria guarda la vallata).
Il mezzo di navigazione, inoltre, è carico di altri rifiuti, compresi i Raee e chissà cos’altro. La curiosità è giustificata: che ci fa una barca in mezzo alla ‘monnezza’? E soprattutto, da dove è spuntata fuori? Mica per caso fosse quella di un palazzo vicino?
Chissà se qualcuno risponderà, in ogni caso nella discarica si trova di tutto, anche rifiuti speciali da smaltire diversamente, come pneumatici, e poi vetro sporgente, indumenti, ingombranti, metalli vari, casse e cartoni e gli immancabili sanitari. Tutto questo mentre la cosiddetta ‘isola ecologica’ in costruzione da circa due anni nel parcheggio tra i quartieri Ponte e Colle procede a rilento.
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