Da qualche giorno, soprattutto da qualche notte, nel vicolo Gizzi (tra via Cesari e via Caio Mario) è attiva una telecamera privata. E’ fissata sull’ingresso di un’abitazione ed inquadra pochi metri quadrati di vialetto senza uscita. Uno spazio ormai noto come l’orinatoio del centro storico. Un luogo in cui svuotare la vescica ed a volte anche qualcos’altro.
Non c’è solo l’occhio del grande fratello sull’accesso con tanto di cancello, al dispositivo è ‘allegato’ anche un faretto con emissione sonora. Ed a quanto pare l’iniziativa, presa a proprie spese da una residente e frutto della esasperazione e di promesse fatte e rifatte ma non mantenute, sta funzionando con gli svuotanti che – si mormora nella zona – scappano senza portare a termine la funzione fisiologica. E si sussurra anche che fra coloro che se la sono data a gambe levate ci sia pure il familiare di un amministratore comunale. Uno promettente. E basta!
A distanza di giorni e di notti quindi tutto sembra essere tornato alla normalità. Di conseguenza all’igiene pubblica, mettendo mano al portafogli, ci ha pensato chi era stufo di acquistare acido muriatico ogni fine settimana. E di sorbirsi un tanfo insopportabile, soprattutto con il caldo.
Un modo come un altro di difendersi quando chi dovrebbe farlo non lo fa. Da anni.
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