AMBIENTE

Arpino – Un altro anno senza isola ecologica

di Luciano Nicolò

Sabato al Vallone c’è l’ennesima raccolta di ingombranti organizzata dal Comune e dalla ditta che in paese si occupa di rifiuti (e non solo). La locandina con i dettagli è in basso.

L’iniziativa rilancia ancora una volta una questione che si trascina stancamente senza soluzione: l’isola ecologica tra i quartieri Ponte e Colle, cioè quella realizzata dove c’era un capiente parcheggio. Da diversi anni è stata ultimata ma l’amministrazione provinciale non l’autorizza e così i cittadini non possono usufruire del servizio.

La già contestata scelta del sito (davvero ‘geniale’ togliere un parcheggio per farci un deposito di rifiuti, peraltro vicino ad un fossato) si è rivelata – allo stato attuale – un fallimento di cui nessuno rende conto pubblicamente nonostante sia costata circa 200mila euro. Non lo fa il vice sindaco delegato alla comunicazione Massimo Sera e non lo fa soprattutto l’assessore all’ambiente Maria Manuel che forse dovrebbe riflettere sulla necessità di dimettersi, visti i risultati. Una volta funzionava così.

Sulla pagina social dell’amministrazione civica, infatti, spuntano spesso i manifestini per la raccolta degli ingombranti, ma spiegazioni sulla vicenda dell’isola ecologica non si leggono mai. Nel frattempo sono state effettuate le liquidazioni a tecnici interni ed esterni, ditte, professionisti ed altri. Cioè, i soldi sono usciti ma l’isola non funziona. Almeno per la gente visto che è utilizzata come parcheggio dalla ditta. Il che sa un po’ di beffa. Roba da Corte dei Conti!

Una pagliacciata la definisce l’ex assessore Mauro Iafrate, che in una nota scrive: Lo avevo detto che non era un sito idoneo per molteplici motivi, oltre alle proteste dei cittadini e delle attività commerciali del Ponte. Visto che dopo anni non riescono ad avere le autorizzazioni necessarie, valutassero attentamente l’individuazione di un altro sito idoneo per poter garantire un servizio necessario ed urgente ai cittadini, così si mette fine a questa pagliacciata che ormai va avanti da diversi anni. Chiaramente tutto questo servirebbe anche a ridare un parcheggio pubblico ai cittadini che lo reclamano a gran voce.