E’ uno dei simboli del paese. Un’istituzione storica fondata oltre 200 anni fa. Un ‘contenitore’ in grado di vitalizzare il centro storico. Ma è ancora sbarrato. Gli ultimi dieci anni non sono bastati per restituirlo al paese. Venne chiuso nel 2009 dopo uno sciame sismico. Il tempo scorre da allora con novità solo parziali. L’ultima vede qualche operaio al lavoro in questi giorni. Si tratta, dopo un lungo stop per una variante pare dettata dalla Soprintendenza, dell’ultimazione del cosiddetto primo lotto.
Ma ci vorranno ancora alcuni anni prima di rivedere aperto il portone del Liceo – Convitto Tulliano. E magari anche dell’Auditorium diventato magazzino. C’è da fare un secondo e più robusto intervento di adeguamento sismico strutturale per circa cinque milioni di euro. La pratica è in mano all’Astral. Sarà l’agenzia regionale ad occuparsene. Il tempo per completare l’iter fino all’aggiudicazione dei lavori tuttavia sta scadendo ed è probabile una proroga. Altro tempo. Poi il cantiere dovrebbe ripartire. Altri anni. Almeno tre, se non insorgeranno complicazioni.
Uno studente avrebbe compiuto tutto il percorso scolastico: dal quarto ginnasio alla laurea. E pure la specializzazione.
zip
