C’era anche la bandiera russa ad adornare il palco del mini Certamen. Una gaffe clamorosa, segnalata da alcuni cittadini colpiti da tanta leggerezza e superficialità, fatta dall’organizzazione della manifestazione culturale internazionale in scena in questi giorni in formato ridotto (appena 64 gli studenti presenti) che nell’allestimento della struttura in piazza Municipio, di fianco la statua di Marco Tullio Cicerone, hanno innalzato anche i colori del Paese guidato da Putin, invasore dell’Ucraina.
Se da una parte è vero che la cultura non ha nulla a che fare con violenza e guerra, dall’altra non si può fare a meno di notare la contraddizione che vuole la bandiera ucraina distesa fino a pochi giorni fa in segno di solidarietà su Palazzo Boncompagni – che è un edificio pubblico – ed ora quella russa a salutare gli ospiti arrivati in paese.
La sciocchezza, fatta sicuramente in buona fede, non è passata però inosservata tanto è vero che poco dopo le 13 sulla scena è comparso un terzetto composto da sindaco, consigliere delegato e presidente Pro Loco che hanno provveduto a rimuovere la bandiera russa (foto). Se ne è occupato direttamente il consigliere delegato che solo un paio di giorni fa in un comunicato stampa tra l’altro affermava: Auspico che l’edizione XLI del Certamen possa rappresentare una sicura chiave di arricchimento del processo di integrazione tra cittadini europei e non…
zip