AMMINISTRAZIONE

Arpino – Sgarbi a galla, il paese affonda

Da quando è stato eletto sindaco, cioè il 15 maggio scorso, Vittorio Sgarbi è arrivato tre volte in paese (in realtà sono quattro, ma una era di passaggio). E, sarà un caso, ma in ogni occasione il Sottosegretario alla Cultura del Governo Meloni ha conquistato la ribalta nazionale per qualcosa che ha detto oppure ha fatto.

La prima con la sciocchezza del referendum (che, come era facile prevedere, non ha avuto alcun seguito), la seconda con la piazza da intitolare a Silvio Berlusconi (rivelatasi poi non proprio una primizia) ed in queste ultime ore la terza con la giunta comunale da riunire in piscina a casa di un facoltoso imprenditore… barnabita.

Tutto ciò sempre calamitando l’attenzione dei media nazionali. Se ne occupano prime pagine dei quotidiani, balzano in rete lanci su quelle on line: dal Fatto al Messaggero, passando per Repubblica, il Tempo etc. Tutto questo andrà bene a Sgarbi che così resta ai vertici della celebrità, ma si riverbera anche sulla città di Cicerone. In termini positivi o negativi dipende dai singoli giudizi.

Certo è che i problemi restano, quelli con cui i cittadini si confrontano ogni giorno. Ed è inutile elencarli perchè sono sempre gli stessi da molti anni a questa parte. Solo che così facendo su di essi si distoglie l’attenzione complice una squadra – pure rinforzata – che sembra bearsi di così tanta vanità.

La prossima volta, ad esempio, il sindaco potrebbe farsi una passeggiata al cimitero, tanto per dirne una. Magari si renderà conto che c’è altro di cui occuparsi. Delegare è inutile.

Luciano Nicolò