LA DENUNCIA

Arpino – Sfregio alla storia, ondata di proteste

Non bastavano cavi per connessione passati senza criterio e senza rispetto sulle facciate di Piazza Municipio. Non bastavano bobine accatastate da dieci giorni sulla strada romana. Gli sfregi vanno avanti nell’indifferenza generale. Mentre c’è chi va già promettendo mari e monti in vista delle comunali, la ditta che sta eseguendo lavori per la connessione in rete sta suscitando proteste a raffica. Due le immagini di oggi: un ripartitore ottico di edificio (roe) incredibilmente installato sulle mura megalitiche di via Cesari, a due passi dal palazzo che fù del Cavalier d’Arpino. Proprio sopra il consorzio della famiglia Modastri.

Non è tutto. Sotto il palazzo comunale, a pochissima distanza dalle finestre dell’ufficio tecnico, di fronte la casa del sindaco, qualcuno ha gettato cemento alla base di una canalina per il passaggio di cavi. Un altro pugno nell’occhio. Già la situazione non era ottimale, ora è peggiorata.

Stanno danneggiando il centro storico e nessuno fa nulla. In Comune continuano a far finta di niente. E’ uno scandalo il menefreghismo degli amministratori. Dovrebbero vergognarsi! sono le uniche frasi che possiamo riportare, perchè c’è dell’altro, molto altro. Parole esplicite con destinazione certa.

C’è chi pensa già ad un esposto alla Soprintendenza e chi vuole interessare le forze dell’ordine segnalando non solo le anomalie, ma anche il mancato esercizio del controllo.

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