Monta la protesta in contrada Collecarino dove il serbatoio idrico a monte delle cosiddette vasche non appare affatto in condizioni di sicurezza. Nel senso che l’area recintata in cui insiste è praticamente avvolta dalla vegetazione spontanea. Sul posto, a pochi metri, vivono diverse famiglie che devono fare i conti non solo con il rischio di incendio viste le altissime temperature del periodo, ma anche con condizioni di igiene pubblica precarie. Sostengono che la pulizia – bonifica spetti ad Acea, come è avvenuto fino a due anni fa. Affermano di aver pure segnalato più volte in Municipio lo stato del luogo ribadendo di aver eseguito già interventi di propria competenza nel rispetto della ordinanza emanata dall’ente. Ma non c’è niente da fare. Lo spazio intorno al serbatoio somiglia sempre più ad un piccola giungla che offre riparo ad insetti ed animali non proprio di affezione. I rapporti con Acea li ‘cura’ l’assessore delegato Bruno Biancale, al quale non devono interessare molto pulizia e sicurezza dei cittadini.
l.n.