Prima hanno chiamato Acea e poi i Carabinieri. Dopo un po’ è arrivata l’autobotte.
Si riassume così la mattinata di una famiglia che da cinque giorni non riceveva acqua in casa. Rubinetti a secco, disagi e problemi già evidenziati una settimana fa. La protesta stavolta ha messo in moto l’autocisterna che ha riempito il serbatoio dell’abitazione assicurando così almeno un paio di giorni di normalità. Poi si vedrà. Non si sa quello che succederà dopo. Non c’è nessuna certezza per un servizio pubblico pagato a caro prezzo.
E’ tutto vero – confermano – Nemmeno stamattina avevamo l’acqua e così abbiamo chiamato Acea. Ma lìattesa è stata inutile. E così ci siamo rivolti ai carabinieri. Altre telefonate ancora a mendicare un diritto, fino alle 14.30 quando sul nostro vialetto è comparsa l’autobotte. Queste sono le condizioni in cui viviamo da un po’ di tempo a questa parte. Fra un po’ dovremo supplicare quello che ci spetta. Che vergogna!
E le perdite lungo le strade continuano!
lunic