Lievita l’esasperazione in paese di fronte ai perduranti disagi che le famiglie stanno sopportando da almeno tre settimane. Come quelle che vivono in via Santopadre – zona Cavalier d’Arpino.
Costrette a recarsi nella stazione dei carabinieri prendendo un giorno di ferie, costrette ad approvvigionarsi dopo una giornata di lavoro alle fontane di Isola del Liri munite di taniche, bottiglie ed altri recipienti. Con bambini, persone anziane e malate in casa.
Costrette a raggiungere familiari a Balsorano per mettere due panni in lavatrice, oppure per una doccia. Si sfogano usando espressioni che non si possono riportare. Sostengono di aver segnalato i disagi già il 16 ottobre e che il sopralluogo non ha portato nulla nei serbatoi delle abitazioni.
Si sentono abbandonati. Tirano fuori le bollette pagate ad Acea per un servizio che nei fatti non c’è. Almeno in quest’ultimo periodo. Reclamano autobotti e quindi rifornimenti per le quotidiane faccende domestiche, per l’igiene personale, per la cucina dove si apparecchia solo con piatti e bicchieri di plastica. Da tre settimane. Altre spese quindi.
Non ne possiamo più, è uno schifo! esclamano incazzati neri. Gli fa eco qualche commerciante – esercente: Anche noi siamo in difficoltà, se continua di questo passo dovremo chiudere.
Ieri, lo ricordiamo, sono clamorosamente rimasti a secco i diversamente abili del Centro Percorsi e per questo ricondotti nelle loro abitazioni durante la mattinata. Ma in paese è tutta una lamentela.
Il ‘chiama l’assessore‘ non basta più!
Luciano Nicolò