Stato di agitazione nella nota azienda Scatolificio Pisani di Arpino dove sono state proclamate due ore di sciopero per turno ogni venerdì. Nello stabilimento lungo la regionale 82 sarebbe stata infatti ripristinata la 40esima ora di lavoro che sarebbe stata abolita alcuni decenni fa per accordo. Finora ogni venerdì, infatti, i dipendenti staccavano un’ora prima, ma dall’inizio del mese ciò non si verifica più. Da qui lo stato di agitazione e la proclamazione dello sciopero. Resta da verificare quale sarà l’atteggiamento dell’azienda – circa 100 dipendenti – in merito alla vicenda sulla quale, naturalmente, ha diritto di intervenire su questo sito.
Il comunicato sindacale
I lavoratori dello Scatolificio Pisani e figli sono in stato di agitazione. Anche questo venerdi, dopo quello scorso, è stato sopeso il lavoro per 2 ore ogni fine turno per lo sciopero proclamato da Dario Compagnoni rsu/rls UILCOM di stabilimento . Massiccia la partecipazione dei lavoratori che hanno risposto positivamente allo stato di agitazione, si sono raggiunte percentuali di adesione intorno al 80% della forza lavoro.
Lo sciopero è stato proclamato dopo che l’azienda ha comunicato ai lavoratori che dal primo di settembre si sarebbe passato dalla turnazione attuale che in attuazione di un accordo del 11/07/1988 prevede l’uscita anticipata di 1 ora per turno ogni venerdi dell’anno, all’orario intero di 40 ore settimanali. Da precisare che suddetto accordo stabilisce anche come conguagliare le ore di venerdì cadenti in periodo di ferie collettive o festività e rimanda ad un successivo accordo per la definizione di ulteriore 12 ore di riduzione lavoro. L’azienda sostiene di ricordare tale accordo ma non i dettagli in quanto stranamente non ne detiene più una copia . La rsu/rls di stabilimento Compagnone Dario invece è riuscito a procurarsi una copia del su citato accordo e pertanto intende farlo rispettare.
A luglio l’azienda aveva comunicato alle rsu di stabilimento e alle segreterie provinciali di categoria la volontà di effettuare l’orario di lavoro per intero passando quindi alle 40 ore settimanali. Nella stessa riunione le rsu e le segreterie provinciali chiedevano di fare prima un passaggio in assemblea con i lavoratori per informarli e valutare insieme eventuali criticità e/o richieste da presentare all’azienda ed eventualmente ridiscutere l’accordo del 1988.
Nel mese di agosto non era stato possibile organizzare la suddetta assemblea perché periodo di ferie, ma la proprietà unilateralmente comunicava ugualmente ai lavoratori il passaggio alla turnazione di 40 ore settimanali. Questa variazione crea un disagio evidente compromettendo il giusto equilibrio tra vita lavorativa e personale
L’azione di sciopero è quindi diretta a ottenere una revisione delle decisioni adottate e a garantire che le modifiche future siano discusse e concordate con le parti interessate. Inoltre si chiede alle parti coinvolte di avviare un tavolo di negoziazione per trovare una soluzione equa che possa soddisfare le esigenze di entrambe le parti e ripristinare un clima di collaborazione e rispetto reciproco
In mancanza di una apertura di negoziazione lo sciopero proseguirà anche nelle prossime settimane e se necessario anche aumentando le ore interessate allo stesso.
I lavoratori lamentano inoltre un clima molto teso in azienda con comportamenti ed atteggiamenti della proprietà che ricorrere sempre più spesso a richiami verbali e scritti e non ultimo anche al licenziamento di un loro collega.
Il segretario UILCOM Frosinone
Terrinoni Leonello