L’imbeccata viene dal gruppo che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Gianluca Quadrini. Voci interne quindi, magari pure fondate.
Una confidenza che lo stesso presidente del Consiglio provinciale avrebbe fatto ad un amico ed intercettata da un ‘uditore’ rafforzerebbe l’ipotesi.
C’è poi il precedente di Sutri.
Solitamente tre indizi fanno una prova. Irrobustita nella circostanza dall’avvicinimento di Quadrini al sindaco Vittorio Sgarbi, più a quest’ultimo che alla sua maggioranza. Come peraltro emerso nel corso del Consiglio comunale dell’insediamento quando sia Quadrini che la fedelissima Lara Capuano si astennero sul programma di governo snocciolato dal Sottosegretario alla Cultura.
Per ora siamo nel campo della fantapolitica, ma con Quadrini e soprattutto con Sgarbi nulla può essere escluso. Evidentemente Quadrini non rappresenta più una minaccia per il paese, così come lo stesso sindaco lo definì nel corso di una delle sue frequenti – all’epoca – apparizioni ad Arpino.
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