CRONACA

Arpino – Polizia Locale chiusa, parte l’esposto

di Luciano Nicolò

Le frequenti chiusure – senza alcun preavviso – degli uffici della Polizia Locale finiscono al centro di un sintetico esposto indirizzato alla stazione dei carabinieri ed alla stampa. Poche righe per denunciare disservizi che si rinnovano periodicamente. Nell’atto un gruppo di cittadini fa riferimento alle difficoltà ed ai disagi incontrati per semplici operazioni quali pagare una multa, chiedere informazioni, avviare una pratica ed altro ancora. Ai militari dell’Arma si chiede pure di verificare eventuali omissioni ed interruzioni di pubblico servizio. Insomma se sono stati commessi eventuali reati o violazioni di norme e regolamenti. (foto archivio)

E proprio stamane si registra l’ennesima chiusura. Che finisce in un post del consigliere comunale di minoranza Andrea Chietini impossibilitato di fronte alle porte sbarrate della Municipale di consultare gli atti del Consiglio comunale. Ecco cosa scrive Chietini:

Questa mattina mi sono recato presso gli uffici della Polizia Locale di Arpino per consultare gli atti della seduta pomeridiana del consiglio comunale, ma le porte erano chiuse e gli atti inaccesibili!
L’art. 29 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale prevede che documentazione relativa agli atti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale e comunque almeno 24 ore prima dell’inizio della seduta, secondo il principio, ribadito più volte dalla giurisprudenza, secondo il quale “il consigliere comunale deve essere messo nelle condizioni di svolgere con pienezza di funzioni il proprio ruolo elettivo”.
Ad Arpino la concreta possibilità di esercitare il diritto nell’ambito dei limiti temporali previsti dal regolamento è costantemente inficiata dalla chiusura indiscriminata e senza avvisi degli Uffici di Polizia Locale.

Chietini davanti alle porte sbarrate della Municipale

 

Poi ricorda: Più volte ho sollecitato il Presidente del Consiglio Comunale, in ossequio alla vigente legislazione ormai orientata al conseguimento da parte delle pubbliche amministrazioni della più ampia diffusione delle applicazioni informatiche sia nei rapporti con l’utenza e sia nelle proprie comunicazioni interne, a procedere con modalità alternative di deposito telematico degli atti, ma in più di un anno di amministrazione non si è avuto alcun riscontro positivo a riguardo.
Quindi ammonisce: Il Presidente del Consiglio Comunale è tenuto ad assicurare una adeguata e preventiva informazione ai consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio, tant’è che l’art. 21 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale prevede che per programmare i lavori il Presidente convochi apposite riunioni almeno trimestrali cui partecipano il Sindaco, gli Assessori ed i Capogruppi Consiliari, ma ad Arpino l’ultima conferenza dei Capigruppo consiliari risale al dicembre 2023, i consigli comunali vengono convocati a sorpresa rincorrendo scadenze amministrative e senza garantire l’accessibilità alla consultazione degli atti!