Con cinque decreti firmati dal sindaco Rea, sono stati confermati altrettanti dirigenti del Comune di Arpino.
Un Comune che negli ultimi anni, tra pensionamenti e quota 100, ha dimezzato il personale. Ma le posizioni organizzative restano comunque cinque. E pensare che nell’ottobre 2016, con un manifesto firmato dallo stesso sindaco che soggettivamente riassumeva le condizioni economiche dell’ente, si prometteva (addirittura al primo punto della manovra) che i dirigenti sarebbero stati ridotti a tre (foto in basso). Promessa mai mantenuta. Da allora sono trascorsi quasi cinque anni e lo stesso Rea si è guardato bene dal fare un altro manifesto in cui informare gli arpinati che la sua decisione non era stata attuata. E questo senza contare il mancato risparmio per le casse comunali. Spese cui si sono aggiunte quelle per una quarantina di progressioni orizzontali, cioè promozioni, metà delle quali fatte pochissimi mesi prima delle comunali del 2018 ed il resto successivamente. Peraltro, progressioni che recentemente sono finite sotto la lente di ingrandimento a seguito di un procedimento davanti al Giudice del Lavoro del Tribunale di Cassino. Ma questa è un’altra storia sulla quale non sono escluse novità forse clamorose.
L’attualità dice che in un Comune in dissesto e con il personale ridotto all’osso ci sono tanti generali e poca truppa.
Ecco quindi del dettaglio quello che dicono i documenti. Al responsabile dell’ufficio tecnico (settore gestione del territorio) vanno 12.132 euro annui; al responsabile dell’ufficio tecnico (settore demanio, patrimonio e tributi) vanno 10.000 euro annui; al responsabile del settore amministrativo – istituzionale vanno 8.599,14 euro annui (ma in questo caso per pochi mesi per pensionamento); al responsabile del settore economico finanziario vanno 10.465,62 euro annui; al responsabile della Polizia Locale vanno 7.132 euro annui. E’ bene precisare che si tratta di somme oltre lo stipendio. Quasi 50mila euro su base annua per le indennità delle posizioni organizzative.
Non c’è che dire, da quando in Municipio è sindaco Rea, i dipendenti comunali, dirigenti in testa, non se la passano affatto male. Operai a parte.