E’ tornato. Ancora una volta con una delle sue lettere cariche di passione.
L’amante misterioso che da mesi sparge un po’ ovunque le sue missive dirette alla sua ex ne ha sfornata un’altra, nella circostanza affissa sul muro al di sotto dell’ex ospedale Santa Croce.
Fa il poeta, scrive versi che trasudano amore e rimpianto soprattutto. Per quello che è stato e che non sarà più. Ma la speranza è l’ultima a morire ed è evidente il tentativo di riconquistare la sua amante dopo due anni di relazione bruscamente interrotta.
Nuvole, stelle, sole e luna nelle sue parole condite di frasi ad effetto, come quella in cui dice: …siamo stati un corpo unico e ci siamo amati senza limiti e liberamente ma un giorno hai chiuso la porta, con il tuo corpo ancora caldo del mio…
Non si rassegna, cerca risposte che possano in qualche modo contenere il sentimento ancora nutrito verso colei che l’ha reso felice. A tratti affiora però la disperazione di una storia finita.
Intanto in paese emergono le prime ipotesi, appena sussurrate. Lei sarebbe della periferia di Arpino, sulla quarantina secondo i bene informati, mentre lui è ancora sotto coperta. Forse non è del posto. Ma sono solo voci che si rincorrono. Niente di certo. Per ora.