La pasticciata vendita degli immobili comunali registra un’altra ‘sorpresa’. Da una determina del 30 dicembre scorso ma pubblicata solo oggi, si desume che il Comune restituisce il deposito cauzionale incassato per l’alienazione di Palazzo Spaccamela, la dimora del Generale Eroe.
Si desume perchè la pubblicazione all’albo on line dell’ente è incompleta, cioè manca almeno una pagina e di conseguenza non si conosce l’importo della somma da restituire all’acquirente. Si intuisce che qualcosa è andato storto con la Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio che ha richiesto e forse non ottenuto l’ulteriore documentazione tecnica.
Insomma, nonostante ci fosse una famiglia (di stranieri) disposta ad acquistare l’edificio (per 380mila euro) sulla sommità del quartiere Colle, la vendita è sfumata. Almeno per ora. Un po’ come l’ex scuola del Collecarin (anche qui il Comune è stato costretto a restituire la caparra), oppure come l’ex scuola di Collemagnavino. Pessime figure sul piano amministrativo che oltretutto potrebbero innescare procedimenti giudiziari.
zip
Aggiornamento – Sarà un caso ma dopo l’articolo qui sopra che segnala, tra l’altro, l’incompletezza della determinazione, è stata aggiunta la pagina mancante. Di conseguenza l’importo che il Comune ha impegnato per la restituzione è di 38.052 euro. Resta l’amarezza degli acquirenti che volevano investire in paese e che, a quanto pare, sono stati messi in fuga dall’approssimazione con cui è amministrato il Comune portando i loro soldi altrove. (zip)