Diversi macigni della cinta muraria dell’Acropoli di Civitavecchia di Arpino sono stati misteriosamente imbrattati con quello che sembra inchiostro di colore rosso.
Se ne è accorto l’ex sindaco Saverio Zarrelli che ha pubblicato il probabile scempio sulla sua pagina social. Sui massi a ridosso della porta ogivale, più nota come Arco a sesto acuto, sono comparsi numeri, simboli, forse anche croci (se non si tratta del segno dell’addizione). Non è ancora chiaro chi e perché abbia ‘sporcato’ tratti di tremila anni di storia. Nella zona ci sarebbe qualche telecamera che potrebbe aver ripreso colui o coloro che hanno imbrattato le Mura megalitiche. Un atto vandalico? Forse. Certo è che l’inchiostro rosso, se di questo si tratta, non si toglie. Almeno ai primi tentativi. L’episodio, come è facile immaginare, oltre a dubbi e perplessità, ha suscitato sdegno e condanna in attesa di conoscere che cosa è effettivamente capitato alla storia di Arpino.