Improvvisamente, senza alcuna prevenzione. Quasi si trattasse di raid punitivi.
Dopo un lungo periodo di tolleranza con centinaia di violazioni al codice della strada, decine di ingorghi causati da sosta selvaggia, strombazzamenti e imprecazioni, abusi ed omissioni varie, tornano roventi blocco e penna (nella loro nuova dimensione tecnologica).
Negli ultimi due giorni, pare con doppi servizi mattutini e pomeridiani, sono state elevate parecchie sanzioni. Soprattutto per i divieti di sosta. Come di fronte al palazzo comunale dove la sosta sui marciapiedi, a 25 metri e mezzo dal Comando della Polizia Municipale, per anni ed anni è stata ignorata. Oppure sulle strisce blu dello stesso Corso Tulliano. O ancora sugli spazi riservati ai ciclomotori sistematicamente occupati dai veicoli, qualcuno anche ‘famoso’. (le immagini ci sono sempre).
Senza contare lo scarico merci in piazza Municipio e il vicino divieto di sosta e di fermata. Oppure l’impedimento al transito sugli scivoli per i disabili (Belvedere – foto) e gli intasamenti di via Magliari.
E come capita ogni volta parte la protesta. Che si riassume non per le sanzioni che sono sacrosante e meritate, ma per il metodo, per la discrezionalità dei servizi che passano da intollerabile tolleranza ad eccessi di zelo senza che a nessuno venga in mente di prevenire.
Sarebbe perciò interessante verificare, magari tramite un’interrogazione della minoranza, sempre se interessata alle vicende cittadine, i numeri dell’attività svolta. Basterebbero quelli dall’inizio dell’anno in modo da comprendere se l’obiettivo è punire oppure educare.
lunic