La vicenda va avanti da un bel pezzo. Finora nessuno è uscito allo scoperto, ma il malcontento cresce. E qualcuno parla.
Almeno due parrocchie del paese (San Michele Arcangelo – foto – , Sant’Andrea, San Vito…) non vivono momenti di grande serenità. Anzi, stando alle continue segnalazioni c’è un po’ di maretta. I rapporti tra padre Daniel ed i suoi collaboratori non sono per niente idilliaci, al punto tale che qualcuno si defila, lascia l’attività svolta finora per la comunità.
Altri lamentano atteggiamenti ai limiti dell’arroganza. Qualche fedele che prestava la sua opera in chiesa si sta allontanando. Altri proseguono, seppur con difficoltà, nell’assicurare il proprio contributo, nonostante impegni ed altro.
Anche qualche comitato cittadino, di quelli che tengono vive le tradizioni confermando quindi l’impegno per i vari festeggiamenti civili e religiosi pare sia non proprio soddisfatto di come vanno le cose.
I vertici locali della chiesa sarebbero stati già informati. Si parla di ritardi, di chiese non aperte (qualcosa del genere è capitato mesi fa anche al Sottosegretario Vittorio Sgarbi, all’epoca non ancora sindaco), ma anche di reazioni eccessive, molto autoritarie e poco autorevoli.
Insomma, qualcosa non va affatto bene nei rapporti con le comunità parrocchiali. Se da una parte è evidente la difficoltà di assicurare sempre e comunque le funzioni, dall’altra è molto probabile che non sia questa la strada giusta per migliorare la situazione ed avvicinare a esse le persone.
lunic