Volevo farlo e l’ho fatto. Nel Paese della “cultura” ci dovrebbe essere un piccolo spazio anche per la “cultura sportiva”…Visto che le Autorità locali hanno altro a cui pensare, mi sono armato di coraggio e ho scritto una lettera alla Massima autorità sportiva della nostra Italia. Forse non sortirà il risultato sperato. Non servirà a nulla, finirà nel classico archivio basso. Ma io non mollo!
Sulla scena amministrativa compare il collega Fabrizio Casinelli, direttore ufficio stampa Rai, colonna portante del poi naufragato Premio Cicerone, già sostenitore dell’ex squadra di calcio locale. Il post social, come era facile prevedere, ha suscitato ampio apprezzamento.
Voglio vedere il sorriso sui volti dei bambini di Arpino – aggiunge Casinelli – voglio vederli correre dietro ad un pallone e non tra le automobili, sperando che non succeda mai nulla di irreparabile. Ben vengano le statue, ma un bambino vale molto, ma molto di più, perché il bambino di oggi sarà l’uomo di domani. PS: Non intendo candidarmi a Sindaco tranquilli…
Sfonda una porta aperta. Lo sport in paese è morto da anni. Eppure a qualcuno è servito da trampolino di lancio. Poi il nulla. Magari la lodevole quanto opportuna iniziativa di Casinelli, che chiaramente si muove come cittadino, produrrà qualcosa. (lunic)
(In alto le attuali condizioni dell’eterno cantiere del campo sportivo. Qui sopra bambini rincorrono il pallone sulla strada).