“I segnali di divieto di accesso scendendo verso Isola del Liri, allocati dall’Amministrazione, assolvono due funzioni: la prima è quella di regolamentare il traffico su una strada che al momento è ancora oggetto di interventi, la seconda invece, è quella di valutare tecnicamente e attentamente quali siano le necessarie prescrizioni per gli automobilisti utili a garantire il massimo livello di sicurezza durante la percorrenza. È noto infatti che per morfologia, la zona risulta sempre poco esposta al sole trattenendo in inverno strati di ghiaccio e un importante scorrimento di acque meteoriche, inoltre il grado di pendenza che supera il 10% in alcuni tratti, amplifica il grado di pericolosità della strada stessa. Uno dei primi presidi che deve garantire un Ente Locale come la scrivente Amministrazione, è quello della pubblica incolumità, ciò sta a significare che, prima di tutto, ci preme la salute dei nostri concittadini e porre in essere ogni iniziativa utile a tale salvaguardia, tagli di nastri o roboanti articoli sensazionalistici non suppliscono a questa funzione“.
Tutto ciò è scritto in un comunicato stampa firmato dal sindaco di Isola del Liri, ragionier Massimiliano Quadrini e diffuso lo scorso 26 maggio. Allora fummo accusati di fare “roboanti articoli”, ora se non dispiace al “principe ereditario” sommessamente chiediamo: quali Azioni sono state poste in essere per garantire la salute dei cittadini? quando verrà messo in sicurezza quel tratto di strada che insiste nel territorio del Comune di Isola del Liri? Dal ragionier Quadrini la gente di Arpino e di Isola del Liri, non attende risposte “roboanti” e neppure “sensazionalistiche”, ma gradirebbe solo sapere se e quando verranno rimossi quei divieti e potrà utilizzare la nuova strada anche verso la Città delle tre cascate. Insomma Azioni concrete non comunicati stampa contro la stampa che la stampa non dimentica. E neppure la gente.