Nel voluminoso fascicolo custodito in Regione sulla realizzazione del depuratore intercomunale Arpino – Isola del Liri, l’altro giorno sono stati aggiunti nuovi documenti. Riguardano sempre il bosco “fantasma” che in una relazione c’è e che, in un’altra relazione scompare.
Ma veniamo alle nuove carte. Stiamo parlando della determina numero 504 datata 19 maggio 2022, firmata dal responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Isola del Liri. Nella sostanza delle cose l’ingegnere PierPaolo Spaziani Testa ha “preso atto” delle integrazioni alla relazione fatta dall’agronomo incaricato dal Comune di Isola del Liri. Per il dottor Edoardo Celletti di Frosinone il sito: “ricade in area boscata”. La relazione è datata 13 dicembre 2021 e contiene una serie di foto.
Non entriamo nel merito tecnico, non abbiamo nessuna competenza. Ma, sul piano giuridico esprimiamo qualche perplessità. Il tecnico comunale ha “preso atto” della relazione di Celletti. Secondo le nuove norme del Piano Territoriale Paesistico Territoriale, articolo 39, avrebbe dovuto “certificare”. E non è esattamente la stessa cosa. Sullo stesso sito nel quale dovrebbe essere realizzato il depuratore, il dottor Raffaele Fabozzi, incaricato da Acea, dopo aver fatto un sopralluogo, ha messo nero su bianco il suo parere. Sono ben 96 pagina e a pagina 89 si legge: “Il terreno è apparso libero da vegetazione arbustiva assimilabile al bosco ed è interessato solo da piante sparse provenienti da vecchi impianti agricoli lasciati senza manutenzione da diversi decenni“.
Ecco la conclusione alla quale il professionista romano arriva: “L’indagine esperita sul luogo fa apparire inverosimile l’indicazione di area boscata, essendo l’area non riconducibile al termine giuridico di bosco“. Siamo di fronte ad un vero e proprio caso di “relativismo” nel quale la verità appare difficile da individuare. Certo quel sito o è boscato o la presenza del bosco è inverosimile. Resta il fatto che in sede politica i tempi si allungano e tra due anni a Isola del Liri si vota. Per alcuni e meglio andare alle urne senza depuratore. Tanto il fiume Liri non vota e non protesta. Riceve i liquami direttamente dalla rete fognante da mezzo secolo, due o tre anni in più non faranno mica la differenza!
Tommaso Villa