Un altro anno sta per finire ma il ponteggio è ancora lì.
E nessuno fa niente per smontarlo.
Si riassume così la millesima protesta da parte dei residenti di vicolo Gizzi, la stradina che mette in comunicazione via Cesari con via Caio Mario. Le richieste e le sollecitazioni fatte a più riprese in Municipio e direttamente a chi lo amministra non sono servite a nulla. Tutte di fatto ignorate. Compresa qualche illusoria promessa fatta più per tacitazioni temporanee che per effettivo interesse.
E così l’impalcatura – pur montata per sicurezza – resta al suo posto. Da diversi anni ormai e, con i chiari di luna che si intravedono in zona Pisana, chissà quanti ce ne vorranno ancora per rimuoverla. Insieme alla rete che copre la facciata posteriore dello stabile, che è sempre in condizioni indegne.
Tutto nell’ambito del progetto di adeguamento sismisco del Convitto nazionale Tulliano le cui ultime risorse (circa 5 milioni di euro) sono svanite. Forse riappariranno, magari anche integrate. Si attendono le carte.
Intanto il 2024 sarà il quindicesimo anno di chiusura dell’edificio.
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