Ma questo non era il paese della Cultura? Ed è così che la maltrattano? Il quesito lo pone un osservatore ‘straniero’ affezionato alla città di Cicerone di fronte al degrado in cui versa l’area di una delle pagine del Libro di Pietra. Quella impiantata – durante il Certamen del 2004 – nel caratteristico angolo al di sotto dell’ex ospedale Santa Croce. Pagina che reca una poesia in lingua originale e tradotta in italiano dell’autore romeno Joan Flora.
Sterpaglie e rifiuti da mesi ‘adornano’ il sito – peraltro lungo una strada provinciale – senza che nessuno se ne occupi per restituirlo alla normalità. Eppure basterebbe poco per ripristinare un minimo di decoro. Un’oretta di lavoro di un paio di operai dovrebbe bastare.
E riesce difficile credere che nessuno degli amministratori comunali noti lo ‘scempio’ riservato all’iniziativa culturale internazionale dislocata negli scorci più suggestivi del paese. Evidentemente proprio in quel punto volgono tutti lo sguardo altrove, perchè altrimenti dovrebbero arrossire per la vergogna. They love Arpino!
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