Da Gianluca Quadrini, consigliere comunale del Comune di Arpino, riceviamo e pubblichiamo un comunicato sul legale nominato dall’amministrazione per difendere le ragioni del Comune nel caso degli ex Lsu.
“Sono curioso di sapere, visto che sull’atto stranamente non c’è scritto, da chi è partita la proposta, ovvero chi ha indicato il nominativo del legale e le ragioni per cui l’incarico sia finito a Roma e non nel territorio dove operano validissimi professionisti in grado di sostenere brillantemente le ragioni, se ci sono, del Comune. E mi piacerebbe sapere, sempre tenendo conto che non stanno amministrando casa loro ma un Ente pubblico, se la scelta è caduta sul legale a seguito di conoscenze dirette e nel caso in quali circostanze queste sarebbero maturate.
Sono curioso di sapere perchè il sindaco ed un assessore non erano presenti alla seduta di giunta e se, come ormai tutto il paese mormora, si è determinata una situazione di grande imbarazzo anche all’interno della stessa maggioranza. In altre parole se chi ha approvato la delibera era a conoscenza di eventuali interessi diretti degli assenti o se la loro fiducia sia stata tradita. Ci spieghi, il sindaco, prima di tutto se sapeva, poi come sono andate le cose e se in caso venissero confermate le indiscrezioni quali provvedimenti intende adottare alla luce del fatto che di citazioni da parte degli ex lsu potrebbero arrivarne altre nel prossimo futuro.
Mi auguro che su questa storia si vada fino in fondo, diversamente da come è andata a finire la vicenda della rinuncia al segretario comunale sulla quale abbiamo ormai compreso che è stato steso un velo pietoso per coprire evidenti incapacità della giunta ed in particolare di un assessore”.