ANIMALI

Arpino – I gatti non votano, purtroppo!

Comune assente, ci pensa la gente!

Sta diventando sempre più insostenibile la questione randagismo. Nonostante richieste, appelli e solleciti fatti e rifatti da oltre un anno all’amministrazione civica non si muove nulla verso la soluzione di un problema sempre più evidente. Pure a due passi dal palazzo municipale dove tutti fanno finta di niente, tranne le persone che hanno una spiccata sensibilità verso gli animali, cani e gatti soprattutto.

Di storie ce ne sono tante, quasi del tutto sconosciute se non a chi la sensibilità la mostra con i fatti e non solo con le chiacchiere. E la delega. Come quella specifica affidata alla consigliera Michela Reale. Bussare qui è inutile. Rinunciare alla responsabilità sarebbe cosa buona e giusta. Chissà, magari altri qualcosa potrebbero farla, a favore dei gatti e di chi li accudisce, li sfama tutti i giorni, li accoglie in casa, li porta dal veterinario per costosi interventi chirurgici, per cure e talvolta per metterli sul ponte. Un problema più volte sottoposto pure al vice sindaco Massimo Sera ed al consigliere Mauro Visca. Anche in questo caso inutilmente.

Ed allora come non citare la coppia di commercianti che se ne è trovato uno davanti casa con una zampa malconcia fatta curare a Spese proprie (la s maiuscola non è casuale). Oppure la ristoratrice che non ce la fa più a sostenerne una quindicina. O ancora come la maestra che in casa ne ha raccolti 35 e ne sfama altri in una struttura comunale. E della commerciante che si è fatta carico di alimentare tutti i giorni 2/3 cani randagi. Ci sono persone poi che si privano di beni e servizi proprio per gesti di affetto e passione verso animali pubblici. Decine e decine, forse centinaia di cittadine e cittadini che assolvono ad una funzione pubblica ed a tutte le incombenze – piacevoli a volte – che essa comporta. Da anni, da decenni.

Anche in paese c’è una folta comunità che ama gli animali e lo dimostra ogni giorno. Andrebbe affiancata e sostenuta. Ed invece niente. Non ci sono i soldi? La scusa non regge altrimenti – tanto per citarne una – non si darebbero 10mila euro per due raccolte ingombranti oltre il contratto che già ne prevede sei.

Insomma, serve quantomeno un programma di sterilizzazione serio ed efficace in modo da contenere un fenomeno che espandendosi lascia nei vicoli avvelenati e sull’asfalto travolti sempre più esemplari, i più piccoli soprattutto. Come l’ultimo fortunatamente salvato. E’ quello nella foto in alto.

Non bisogna inventarsi nulla, basta copiare quello che altri enti più civili e progrediti in questo ambito hanno fatto e stanno facendo. Perchè finora il dubbio è compresso tra incapacità, che è male. E menefreghismo, che è peggio. In un caso o nell’altro dalle carte non risultano iniziative, progetti e nemmeno intenzioni.

Ps. Il Comune di Sora l’altro giorno ha concesso un contributo ad una associazione che si occupa proprio di loro: cani e gatti randagi e/o scomparsi. Un gesto di vicinanza verso sensibilità altrove ignorate.

lunic