Frane e cedimenti di via Tirone e Salita dell’Arco devono ancora attendere. Per ora si sistema una vecchia questione la cui procedura è partita nel 2014 trascinandosi stancamente tra una raffica di incarichi tecnici per le progettazioni preliminari, quindi definitive, gli immancabili studi geologici, sondaggi vari e pure qualche momento di ‘pausa’.
Fino all’appalto per complessivi 200mila euro (solo poco più delle metà per lavori) aggiudicato nei giorni scorsi ad una ditta di Acquaviva di Isernia che dovrà occuparsi di un muro di contenimento in piazza Conti, cioè al Ponte (foto).
Nel frattempo restano alle condizioni originarie sia il distacco di grossi massi da una delle pareti di Salita dell’Arco (marzo 2016 , cioè cinque anni) e il cedimento a monte di via Tirone (maggio 2018, quasi tre anni).