384esima puntata dell’intricata vicenda della vendita dell’ex scuola di Collecarino (foto).
Ieri, infatti, è stata pubblicata una delibera tramite la quale la giunta comunale ha affidato un nuovo incarico legale all’avvocato (che rinuncia alla parcella precedente), che da tempo sta seguendo la faccenda per venire a capo della proprietà dell’immobile.
Quest’ultimo, lo ricordiamo, era stato messo in vendita dal Comune nonostante non fosse del Comune. Almeno all’epoca. La novità sta nel fatto che è stato rintracciato un documento del 1956 che dimostra l’acquisto da parte dell’Ente di via dell’Aquila Romana del terreno (che era di proprietà della Chiesa) in cui successivamente venne costruita la scuola dell’infanzia.
L’incarico legale si è reso necessario a seguito della inammissibilità della domanda tesa all’annullamento dell’ordinanza del 2004 del Commissario per la liquidazione degli usi civici. In poche parole si rende necessario un ulteriore e probabilmente definitivo passaggio in modo che l’immobile e il terreno sul quale è costruito ‘diventino’ ufficialmente del Comune.
Risolto questo problema resta il procedimento civile che l’acquirente dell’ex scuola ha instaurato davanti al Tribunale di Cassino. Se non ricordiamo male nelle casse del Comune sono entrati solo 20.000 euro dei 100.000 stabiliti (più 15mila di manutenzione del Monumento ai Caduti) prima che venisse accertata la mancata proprietà dell’Ente. Soldi messi in entrata ma mai entrati, almeno per la restante parte. Soldi puntualmente messi in Bilancio qualche esercizio fa in modo da tirare avanti.
Insomma, per la vendita dell’ex scuola il Comune ci sta rimettendo. E ancora nessuno dice chi si stava vendendo privatamente l’immobile ad un prezzo maggiorato rispetto a quello fissato dall’amministrazione civica. Un mistero sul quale evidentemente conviene tacere e sul quale pende da un paio di anni un’interrogazione della minoranza rimasta senza risposta. Scritta!