Capita a volte di trovare qualcosa di antico, magari non in perfette condizioni, ma oggetti o scritti che raccontano qualcosa di sconosciuto, che assumono un valore particolare. Come alcune lettere che Marcello Casinelli ha rinvenuto nell’abitazione di familiari, recentemente ceduta a stranieri, mentre si occupava del trasloco delle masserizie rimaste. Fra queste, pare custodite in un cassetto, sono spuntate fuori alcune scritte a mano nel 1945, cioè quasi ottant’anni fa. La carta è intestata all’Associazione Calcio Torino, la firma è prestigiosa e reca un nome legato alla storia del calcio di tutti i tempi, quella di Valentino Mazzola, vittima nel 1949 insieme ai compagni del Grande Torino nella tragedia di Superga.
Il racconto prosegue sulla pagina social dell’avvocato Daniele Del Monaco. Ecco il suo post:
Un cimelio incredibile. Le lettere di Valentino Mazzola ai suoi cognati di Arpino
È da anni che racconto che il grande Sandro Mazzola è il figlio, non solo del Grande Valentino, ma anche di un’Arpinate doc Emilia Ranaldi. Adesso abbiamo le prove. Il Grande Valentino Mazzola capitano del Grande Torino e campione del mondo con la nazionale italiana scriveva spesso ai cognati ed agli zii di Arpino. Sono lettere intime e bellissime in cui Valentino ed Emiliana (così si firma nelle lettere quella che noi conosciamo come Emilia) danno uno spaccato di vita familiare molto semplice e dolce.Questo grande dono l’ho ricevuto da Marcello Casinelli e da Luciano Nicolò che hanno pensato di donarmi le foto di queste lettere proprio in virtù delle mie ricerche storiche su Sandro Mazzola ed Arpino. Sandro è venuto da ragazzo ad Arpino ed ha giocato davanti casa degli zii con altri ragazzi Arpinati. Questo era il racconto che mi facevano spesso don Emilio ed i miei vicini di casa. Lo zio Antonio (i manescalche abballe aglie Ponte ) e zia Concetta Mancini erano restii al racconto ma orgogliosissimi del loro campionissimo. Nei prossimi giorni racconteremo alcuni episodi riportati sulle lettere. Arpino nel cuore anche di Valentino Mazzola. (nella foto in alto insime alla moglie Emilia ed al figlio Sandro – qui sotto due delle lettere rinvenute nell’abitazione)
