Un pomeriggio della scorsa settimana. Un giovane residente nel centro storico torna a casa dal lavoro e come tutti i giorni parcheggia regolarmente la sua Lancia Y lungo Corso Tulliano, proprio di fronte l’alimentari ed a pochi metri dalle plance per le affissioni.
Poche ore dopo torna alla sua vettura e nota subito qualcosa di strano. Senza farla troppo lunga qualcuno, magari facendo manovra, ha centrato uno degli pneumatici procurando danni per circa un migliaio di euro all’impianto dello sterzo, sospensioni, braccetto ed altro. Il proprietario capisce che la sua auto non è nelle condizioni per essere utilizzata e chiama un carro attrezzi per la rimozione e il trasporto in officina. Rammaricato, anzi no, incazzato, si guarda intorno e cerca di capire cosa possa essere successo. Poi lo sguardo si posa sulle telecamere della videosorveglianza recentemente fatte installare dal Comune su Palazzo Sangermano, (nella foto) proprio sulla convergenza con via Aquila Romana.
‘Meno male – avrà pensato il giovane danneggiato – adesso scopro chi è stato. Che ci vuole, basta guardare le immagini riprese da quella telecamere puntata proprio su questo punto‘.
In effetti le aspettative sono più che giustificate. Tempo fa, un amministratore comunale (di quelli che non rispondono alle domande su vicende pubbliche, telecamere comprese) esaltando l’iniziativa del Municipio, aveva addirittura assicurato che con le telecamere appena sistemate si potevano leggere agevolmente le targhe dei veicoli.
Il tentativo di verifica delle immagini, purtroppo per il giovane arpinate, però non ha prodotto nulla. Pare che formalmente non sono attive, oppure c’è dell’altro. Ma queste sono solo chiacchiere. Niente di ufficiale.
Ecco perché un amministratore pubblico pagato anche per rendicontare la sua attività, dovrebbe rispondere alle domande che gli vengono poste e che non riguardano casa sua ma questioni pubbliche. Un concetto che molti in Municipio fanno fatica ad assimilare.
Ed allora riproponiamo alcune di quelle domande già poste e rimaste senza risposta: dove finiscono le immagini riprese? Chi vi ha accesso? E chi controlla? In altre parole c’è un responsabile? E a questo punto ne vanno aggiunte altre: le telecamere sono ufficialmente attive? E nel caso come bisogna comportarsi per le verifiche? A chi occorre rivolgersi?
Più che a noi, le risposte il vice sindaco Massimo Sera, è lui l’amministratore che non spiega, le deve al cittadino danneggiato che pagando le tasse contribuisce a fargli riscuotere l’indennità mensile e soprattutto a rimborsare (finora con qualche decina di migliaia di euro a spese del Comune) la ditta in cui lavora.
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