Dopo due anni, torna la fiaccolata in onore della Madonna di Loreto, nella parrocchia di S. Andrea e S. Vito.
L’8 settembre, Natività della Beata Vergine Maria, la città di Arpino rinnova la sua consacrazione alla Protettrice Madonna di Loreto, grazie alla cui intercessione la città fu risparmiata da carestie, pestilenze, terremoti, e dalla devastazione dell’esercito francese, in guerra contro i sostenitori dei Borbone, che nel 1799 rinunciò ad assalire la città, nonostante fosse giunto alle sue porte. Il simulacro della Madonna Nera fu posto fuori della porta Nord, e secondo la tradizione, si racconta che da un colle scese un esercito di novemila uomini vestiti di bianco, e che la Vergine stessa, sotto le spoglie di una donna bruna che pascolava il gregge, avesse dissuaso i francesi dall’affrontare una simile schiera, salvando in questo modo la città dal saccheggio e dalla distruzione.
Come da antica tradizione, alle ore 6.30 del mattino dell’8 settembre daranno il loro saluto tutte le campane della città. Questo evento, ricorda quanto avvenne, secondo i racconti popolari, il 15 settembre del 1722, in occasione della traslazione di un dipinto raffigurante la Madonna di Loreto dalla chiesa della Madonna della Costa, situata ai piedi della città, alla chiesa del Castello Ladislao, quando le campane di tutte le Chiese di Arpino si misero a suonare a festa, senza che nessuno le avesse toccate.
Alle ore 9, nella chiesa di Sant’Andrea, sarà celebrata la Messa e nella serata, alle ore 19.30, dalla chiesa di San Giuseppe alla Parata scenderà la fiaccolata in onore della Madonna, per la solenne celebrazione eucaristica alle ore 20, con l’accensione della Lampada votiva e la Consacrazione della Città.
Foto d’archivio