Erano rarità, stanno diventando consuetudini. Prassi consolidate.
In Municipio ad Arpino sembrano soffrire ogni tanto di una particolare allergia alle gare di appalto, tanto è vero che il ricorso alle proroghe dei servizi in atto si fanno frequenti. A quella ormai biblica sui rifiuti, al prolungamento del nido (tanto per citarne un paio), si aggiunge adesso il servizio di refezione scolastica. La cosiddetta mensa.
Nonostante fosse nota la scadenza che era fissata al 31 maggio scorso, è stata disposta con un atto del 10 giugno ma curiosamente pubblicato il 9 luglio, la proroga tecnica all’attuale gestore con decorrenza dal primo giugno. Proroga fino ad un massimo di sei mesi rispetto ad un servizio che, va ricordato, è stata la ‘causa madre’ di polemiche, proteste, dimostrazioni, manifestazioni e, soprattutto, della perdita di circa 300 iscritti alle scuole arpinati (infanzia – media). Naturalmente anche in questo caso la colpa di tale sciagura è ‘degli altri’.