Il Comune è lo stesso, la procedura amministrativa no. Cambia da ufficio a ufficio. E così si scopre che per un progetto si producono 15 determinazioni, per un altro ne basta solo una.
In questi giorni all’albo on line sono comparsi infatti un bel po’ di atti relativi all’iniziativa denominata I Cammini della Spiritualità (ce n’è uno ‘ortopedico’ che andrebbe approfondito…). Ognuno reca la singola liquidazione ai soggetti coinvolti che hanno realizzato le varie rappresentazioni o per le prestazioni fornite. Un progetto di circa 25mila euro. Apprezzabile lo zelo.
Curiosamente, per un’altra iniziativa è stata prodotta una determinazione soltanto. Si tratta dei 10mila euro concessi tempo fa dall’Arsial per il Progetto del sistema agroalimentare del Lazio a favore dei Comuni… e Pro Loco. Con il documento si impegna e si liquida la somma complessiva. Solo che in questo caso non si sa a chi finiranno. Nell’atto, che risale ad un mese fa recando pure correzioni a penna, c’è solo l’elenco delle fatture arrivate in Municipio (in tutto una quindicina – foto qui sopra).
Chissà perchè? Forse non si deve sapere a chi sono destinati i soldi pubblici? E come mai per procedure simili si usano due diverse modalità?
Magari potrebbe rispondere il consigliere esperto di agricoltura e radici ciociare. Ma non lo farà!
lunic