In un Comune senza truppa restano cinque i generali. Anche se in realtà sono quattro con uno che di settori ne governerà due. Li ha individuati la giunta comunale nella riunione del 21 luglio scorso alla quale era assente il sindaco Vittorio Sgarbi.
L’atto suscita già qualche dubbio. Fino a pohi mesi fa la nomina dei cosiddetti capisettore avveniva con decreto del sindaco, ora invece se ne occupa la giunta… senza sindaco.
Non sono nemmeno fissati gli importi delle indennità extra stipendio (da 5.000 a 12.500 euro) e manco la scadenza. Si fa riferimento ad un articolo del regolamento (Uffici e Servizi) ma la decisione non convince. Sarà per questo che la legittimità della delibera è al vaglio della minoranza.
Ecco comunque i confermati: Maria Cristina Perna (amministrativo – istituzionale); dottor Fabio Sili (economico – finanziario); dottor Massimiliano Rea (polizia locale); dottor Massimiliano Rea (demanio, patrimonio, tributi); architetto Luigi Capogni (gestione del territorio). Quest’ultimo è il marito della consigliera comunale di maggioranza Elvira Puzzuoli (18 ore settimanali in convenzione con il Comune di Strangolagalli).
Fatte le nomine sarebbe il caso che gli amministratori tengano d’occhio i documenti prodotti dagli amministrativi. In particolare le ordinanze, che una volta erano un cosa seria.
Gli errori si susseguono uno dietro l’altro. Nell’ordine: ad Arpino è spuntata fuori l’inesistente via Santa Maria (ed invece è via Civita Falconara); le date sono numeri al lotto (il lunedì 3 luglio diventa mercoledì 3 luglio). C’è poi l’ultima che riguarda i divieti per consentire la festa del quartiere Civita Falconara nell’ambito del 52esimo Gonfalone. Qui il presidente di Civita Falconara, cioè Marco Gabriele, diventa presidente del quartiere Arco, che in realtà è Arnaldo Forte.
A tutto questo si aggiunge che nessuno ancora spiega come è stato possibile pubblicare il 17 luglio l’ordinanza 64 alla data del 13 luglio. Chi è il dirigente responsabile dell’albo on line? L’albo è stato truccato?
Luciano Nicolò