Decine di bustoni pieni di migliaia di documenti, forse anche delicati coperti da privacy, sparsi negli ‘uffici’ della nuova sede comunale di Palazzo Sangermano. La segnalazione è di un cittadino che per caso si è trovato di fronte al caos di faldoni imbustati da giorni e giorni scaricati al suolo alla rinfusa senza un minimo di ordine in più ambienti dello stabile. Per sistemarli ci vorranno settimane, forse mesi.
L’ennesima dimostrazione di una scelta sbagliata e costosa. Fatta con ritardo ed improvvisazione, al di là dei ‘comizi’ autoreferenziali e di qualche cassa di risonanza sbattitacchi. Cui si aggiunge l’assenza di atti formali, che fra l’altro non dicono qual è la sede centrale – ufficiale del Comune e quale la distaccata (sull’ingresso non c’è nemmeno una targa). Nel senso che parte degli uffici e dei servizi sono ancora allocati dietro al Monumento ai Caduti. Il malumore dei dipendenti serpeggia ancora, addirittura si mormora che qualcuno abbia ‘rifiutato’ il trasferimento.
C’era Palazzo Boncompagni in piazza Municipio. La ventina di impiegati rimasti l’avrebbe accolta tranquillamente, in locali molto più decorosi ed economici. Ma si è preferito spendere decine e decine di migliaia di euro. Chissà perchè?
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