Il quadro deve essere ancora dipinto, per ora c’è solo la cornice. Qualche indiscrezione, tre o quattro aspirazioni, molta presunzione, e pure qualche zompafosso stanno caratterizzando il periodo.
Le idee, cioè qualcosa per il paese, verrà dopo. Forse. Nel frattempo il panorama complessivo è quotidianamente sottoposto a mutazioni. Nella costruzione delle liste, che pure è in corso da settimane, prevalgono i personalismi.
Se c’è Tizio non c’è Caio, mentre Sempronio sta alla finestra ed aspetta la collocazione giusta per accomodarsi o riaccomodarsi. Sono gli opportunisti dell’ultima ora. Ognuno pensa di essere meglio degli altri. C’è chi alza il prezzo per ottenere qualcosa in più in cambio di un passo indietro. Le riunioni – più o meno carbonare – si susseguono. Nessuno però ha la sicurezza di potersi affermare. Le liste si presentano a metà aprile, poi si vota a metà maggio. Per ora solo una certezza: la maggioranza uscente è spaccata.
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