COMUNE

Arpino – Comunali, accordi e disaccordi

di LUCIANO NICOLO’

C’è un aspirante candidato sindaco che ultimanente si sta muovendo a 360 gradi. Nel senso che appare disposto a fare accordi col diavolo e con l’acqua santa, dal Manzanarre al Reno, dal polo nord al polo sud. E’ tutto buono, anche quello che ieri buono non era. E così si intensificano gli incontri nel tentativo di incrementare il consenso. La fase è quella preliminare, in vista ci sono prima le regionali all’esito delle quali però molte cose potrebbero cambiare.

Io ti voto alla Regione e tu mi voti al Comune.

Per ora la sintesi è questa, le immagini – anche da sagrati – che circolano sui social e soprattutto su whatsapp (corredate da commenti al peperoncino) confermano tutto. Lo scambio avverrà, semmai avverrà, sull’asse sinistra/destra. E siccome a sinistra tira una brutta aria si è disposti a tutto. In altre parole per conquistare quella bella poltrona da 4.002 euro al mese (dal 2024) si dimenticano il passato, le divisioni e pure qualche scontro verbale.

Che ci faceva ieri mattina…

Intanto ieri mattina una tizia che i voti ce li ha e lo ha pure dimostrato più volte, nota per essere parte di una grande banda, è stata notata mentre usciva dal Comune. Di sabato, quando il palazzo dovrebbe essere chiuso. Era stata già agganciata da un competitor, quello con i pantaloni corti. Ora prova a reclutarla anche il predestinato. Forse! Que serà serà… whatever will be, will be… cantava Doris Day.

Solo maggioranza

La scena la stanno comunque occupando solo esponenti della maggioranza. Finora sull’attenti e pronti a sbattere i tacchi, si mostrano sempre più vicini allo sciogliete le righe. Restano in tre, con alterne fortune, a sussurrare le proprie intenzioni. Compreso uno il cui nome non compare sulle locandine nonostante sia il padrone di casa del montarozzo. Dispettucci.

La minoranza dorme

Dall’altra parte, cioè nella minoranza taciturna e poco interessata ai problemi del paese, si stanno muovendo solo in direzione Roma. Poi a San Valentino ci si pensa. Se scoppierà la scintilla, cioè se Cupido scaglierà la freccia è tutto da vedere. Anche perchè da queste parti c’è uno che non può permettersi di perdere la poltrona in paese, altrimenti ne salta un’altra a Frosinone. Più che agli accordi, qui siamo ai disaccordi. Ed è evidente come ognuno proceda per conto proprio, così come la totale incapacità di creare un’alternativa a dieci anni di conduzione feudataria nonostante le premesse e le promesse. Scritte.