di LUCIANO NICOLO’
Erano almeno in quattro. Tre hanno agito, uno è rimasto in macchina: una Fiat Panda di colore chiaro.
Emergono i primi dettagli del colpo da 200mila euro in automezzi e macchinari messo a segno ai danni della Global Work, l’azienda arpinate che opera nel settore delle tecnologie ubicata nel complesso di località Girone, lungo la provinciale che collega Arpino ad Isola del Liri.
Le telecamere del sistema di videosorveglianza hanno ripreso tre sagome. Soggetti col volto in parte coperto da cappellini. Hanno armeggiato intorno al capannone, quindi sono penetrati all’interno dopo aver forzato uno degli ingressi protetto con porta metallica. Probabilmente hanno utilizzato un piede di porco, forse strumenti più robusti, meccanici.
Hanno rovistato un po’ ovunque, anche nelle vetture del personale. Sono riusciti ad individuare il contenitore delle chiavi degli automezzi. Ne hanno prelevate alcune. Più camion sono stati infatti trovati aperti. Ma ne hanno rubato solo uno: un quattro assi, insieme ad un cestello per lavori in altezza montato su un furgone. Sono fuggiti dopo aver divelto la barra dell’accesso lungo la provinciale. In direzione Isola del Liri, poi da Vallefredda a Moncisterna, quindi San Sosio e probabilmente l’ex statale verso sud. Ma questo non è stato ancora accertato. Uno dei mezzi trafugati aveva un antifurto satellitare. E’ stato disattivato.
I carabinieri della stazione di Arpino, coordinati dalla Compagnia di Sora, stanno lavorando a 360 gradi senza trascurare nessuna pista. C’è riserbo. Avrebbero comunque acquisito elementi utili a definire quasi del tutto il quadro dell’azione criminosa per realizzare la quale l’organizzata banda di malviventi ha atteso che il sistema di allarme si disattivasse per consentire di lì a poco l’accesso senza probemi del personale di turno.
Rilievi ed accertamenti vanno avanti dall’alba di oggi. Le indagini sono serrate.