“Il viaggio di Marianna Candida Dionigi in Terra di Saturno”.
È questo in titolo del pomeriggio di studio organizzato dall’Archeoclub di Arpino per le ore 17 di sabato 5 aprile presso l’Archicenobio Benedettino. L’evento è organizzato dal sodalizio culturale guidato da Saverio Zarrelli (foto), in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’Archicenobio Benedettino, il Circolo culturale Aquila Romana, la Pro Loco, il Quartiere Colle, la Contrada Vagni.
Dopo i saluti istituzionali di Edmondo Zuffranieri, vicepresidente della sezione di Arpino dell’Archeoclub, e di Massimo Sera, vicesindaco di Arpino, seguiranno gli interventi di Maria Chiara Martino, storica dell’arte, la quale a nome dall’Archeoclub, illustrerà le motivazioni per le quali è stato pensato questo importante evento culturale.
Poi interverrà Monica di Gregorio, Funzionario Responsabile della Torre e delle Mura dell’Acropoli che relazionerà su “La Torre di Cicerone e le sue immagini”; “La visione odeporica” è invece il titolo dell’intervento di Carla De Bellis, Docente universitaria, saggista e poetessa; l’intervento di chiusura sarà affidato a Daniele Baldassarre, architetto, saggista e fotografo. Daniele Baldassarre ha scritto la premessa della ristampa del volume “Lettere dalla Terra di Saturno”, un volume dedicato al viaggio di Marianna Candidi Dionigi in alcune città del Lazio fondate dal Re Saturno.
La ristampa è stata fortemente voluta per celebrare il prossimo bicentenario dalla scomparsa di Marianna Candidi Dionigi, pittrice, scrittrice e archeologa italiana, la quale immortalò le città di Alatri, Anagni, Ferentino, Arpino e Atina, cioè le città saturnie, nelle sue incisioni e nei suoi scritti raccolti durante i suoi viaggi nel Lazio: nelle sue opere appare lo scenario di una regione dove natura e opere umane si fondono armoniosamente.
“Molti altri sono stati i personaggi in tutta Europa, ed oltre, che nel corso dell’Ottocento – ha spiegato Daniele Baldassarre –, ed oltre, hanno preso visione di questi monumenti di un arcaico passato grazie all’opera della pittrice-viaggiatrice-antiquaria; opera che rimane di sicuro tra le prime e fondamentali nella storia degli studi sulle mura poligonali”. Al termine dell’incontro seguirà un aperitivo a cura dell’azienda agricola Federica Iafrate.