Furiose polemiche dopo l’inaugurazione in sordina e per pochi intimi del giardino del Belvedere. L’opera pubblica, arrivata dopo oltre un anno sui tempi previsti ed ormai quasi alla fine dell’estate, ha scatenato il risentimento di alcuni cittadini e pure di parte della minoranza. Sui social si leggono infatti vere e proprie legnate contro la maggioranza, qualcuna contenuta ma determinata, altre decisamente esplicite. Alle randellate si aggiunge la nota del gruppo di opposizione Arpino in Comune dal titolo: Un’inaugurazione che ha suscitato grande indignazione, tra amnesie amministrative e Sindaco sopra le righe
Alle 12,00 di oggi, l’Amministrazione Comunale di Arpino, alla presenza del Sindaco, Vittorio Sgarbi, ha inaugurato l’Area Giochi nata dalla riqualificazione dell’Area sottostante il Belvedere di viale Umberto Mastroianni.
Un taglio del nastro, quello dell’opera attesa da molte famiglie arpinati e di indubbia utilità – al netto delle lungaggini, dei ritardi e di qualche ombra – posticcio e riservato a pochi intimi.
“Ci saremmo aspettati – commentano Andrea Chietini e Niccolò Casinelli (nella foto) – che l’Amministrazione Comunale osservasse di quel livello minimo di buona condotta e di correttezza istituzionale che suggeriscono il coinvolgimento di tutta la massima Assise comunale in contesti che interessano da vicino interessi sensibili della cittadinanza, ma abbiamo appreso del’iniziativa solo stamani nel corso della Conferenza dei Capigruppo”.
Oltre a evidenti carenze nel cerimoniale che hanno fatto registrare lo sdegno di alcuni familiari, e non solo, del compianto Alberto Italo Sacchetti cui è stato intitolato lo spazio, la cerimonia ha registrato l’ennesimo discutibile intervento sopra le righe del Sindaco, che si è lasciato andare a espressioni di esplicito disprezzo nei confronti dell’opera e dei bambini presenti. Dell’opera ha detto che se fosse dipeso da lui non si sarebbe mai realizzata, specificando di non avere alcun interesse ad inaugurarla; ha quindi motivato questo disinteresse sul presupposto dell’odio nutrito per i bambini (Sic!).
Il Sindaco ha, quindi, chiuso il suo saluto con un ulteriore scivolone, rivolgendosi ai bambini presenti con l’appellativo di “Capre”.
“La mancanza di riguardo nei nostri confronti derivante dal mancato invito alla cerimonia – proseguono Chietini e Casinelli – è nulla rapportata alla marchiana mancanza di rispetto del Sindaco e della compiacente Amministrazione Comunale nei confronti dei nostri bambini. È opportuno che il Sindaco Vittorio Sgarbi abbia il buon senso di scusarsi con la cittadinanza per l’insolente sufficienza con cui si è espresso”.
Intanto, dopo il temporale del pomeriggio, si rinnovano le perplessità circa la scelta progettuale dell’opera.