IGIENE PUBBLICA

Arpino – Bagni pubblici ancora chiusi e si ricorre ai privati

Avrebbero potuto appuntarsi una medaglietta in alluminio in petto gli amministratori comunali di Arpino mettendo a disposizione i bagni pubblici nel momento dell’anno in cui ce n’è più bisogno.

Ed invece collezionano un altro mezzo fallimento, perchè da lunedì non serviranno molto. Sempre che vengano aperti. Perchè sono ancora chiusi, nonostante il cantiere allestito diversi mesi fa.

La parte superiore, quella che si vede, è stata sistemata ma il cancello dal quale si accede ai servizi igienici è ancora sbarrato con tanto di lucchetto (foto in alto). E così, tra varianti casualmente tardive, reiterati divieti di transito, lavori bloccati e acqua a singhiozzo, i bagni pubblici delle Volte restano un miraggio. Naturalmente nessuno spiega che succede, tantomento il vice sindaco aspirante sindaco ormai provvisto del dono dell’ubiquità in fascia tricolore.

Ed allora: come mai nelle due settimane di maggior afflusso in paese – cioè prima e dopo il letargo – locali e visitatori debbano ricorrere ai bagni dei bar, oppure ai ‘vespasiani’ (leggasi vicoli) sparsi nel centro storico?

Non è tutto: è curioso infatti notare come in Municipio siano stati impegnati 1.439 euro per il posizionamento di 8 bagni chimici (4 per disabili). Magari qualcosa poteva essere risparmiato visto che due postazioni (sotto il Comune e in Corso Tulliano, con quest’ultima che desta qualche perplessità) si trovano a pochi metri dai bagni pubblici. (zip)