Forse è il caso che l’assessore delegato al personale, cioè ai Dipendenti Pubblici, Stefania Quadrini (nel riquadro) spieghi che cosa sta succedendo in Municipio. Perchè la questione è seria. E parecchio pure.
Si parla di malori in servizio, di malattia, di avvocati, di un generale malessere fra i dipendenti sbilanciati tra un ufficio e l’altro, tra un settore e l’altro. Di agenti della Polizia Municipale dal futuro incerto, di eccessive responsabilità affidate ad un sottufficiale. Di accorpamenti, che peraltro furono solo promessi nel 2016 con tanto di manifesto pubblico.
Si parla anche di clamorose rinunce a posti di lavori, come la professionista a tempo pieno e indeterminato per l’ufficio tecnico che ha salutato Arpino. Oppure del funzionario di un Comune della Valle di Comino che prima ha accettato e poi ha detto: No, grazie. Notizia questa certa di ieri sera.
Si parla di uffici chiusi. Di fatto come quello della Cultura nella città della Cultura e dell’ex sottosegretario alla Cultura. O come quello della stessa Polizia Municipale, come lamentano i cittadini quasi tutti i giorni.
Si parla dell’addio del segretario comunale a scavalco, che è in scadenza.
Poi ci sono le ferie da fare. Agli affari generali – amministrativo presto resterà una sola impiegata. E poi gli imminenti pensionamenti, almeno quattro. Senza contare i problemi dell’anagrafe, stato civile ed elettorale.
E in tutto questo è sempre più assordante il silenzio dei sindacati!
Insomma, la gestione del personale è disastrosa. Il Comune è sempre più una polveriera. E tutto si riverbera sui cittadini. Ecco perchè l’assessore delegato dovrebbe dare spiegazioni. Ha un ruolo pubblico in un ente pubblico. Casomai l’avesse dimenticato.
Luciano Nicolò