DEGRADO

Arpino – Arco, la salita delle insidie

Non si spegne l’attenzione dei residenti sulle indecenti condizioni di Salita dell’Arco. Le immagini sono di questa mattina e rappresentano lo stato in cui versa la caratteristica scalinata del centro storico miseramente abbandonata da anni ed anni al degrado ambientale.

Pietre e piccoli massi al suolo dicono ancora una  volta che i distacchi dalle pareti si rinnovano periodicamente. Di volume tale in grado di far male seriamente allo sventurato che venisse colpito. C’è pure un frequentato studio medico. Con gente che attende fuori il suo turno.

Eppure in Municipio continuano a far finta di nulla, nonostante il precedente, fragoroso crollo sanato solo dopo cinque anni. Qui la definizione dissesto idrogeologico ha un senso compiuto. Molto più dell’asfalto convenientemente spianato. Ma non c’è niente da fare. L’insidia resta, il degrado pure. Nessuno rimuove la vegetazione, che preme e ottura. Nessuno sistema la pavimentazione (a causa di una buca c’è un procedimento civile in corso da 120mila euro per danni subìti da una giovane che si spaccò una gamba). Nessuno pulisce. Tutto a due passi da Piazza Municipio, a tre dal palazzo comunale.

Nel corso del Consiglio comunale del 2 giugno scorso il sindaco Vittorio Sgarbi ha affidato le deleghe agli assessori. Al vice sindaco Massimo Sera, oltre ai lavori pubblici, è stata assegnata la delega al centro storico. Una beffa per gli addetti ai lavori. Una provocazione quasi. Da quelle parti vivono pure un assessore (Maria Manuel) ed un consigliere di minomaggioranza (Gianluca Quadrini). Ma nessuno vede niente.

Luciano Nicolò