Ore 10 di oggi, domenica primo agosto 2021. Viale Belvedere. Il cancello del giardino una volta oasi verde del paese, è spalancato. Non è chiaro se l’apertura è ufficiale oppure ufficiosa. C’è una differenza enorme. Soprattutto nell’ambito delle responsabilità civili e penali. Ci limitiamo alla descrizione dei luoghi, quindi dei pericoli che corre chi si avventura nel parco pubblico.
1) L’ingresso deve essere stato sottoposto a qualche bombardamento tanto è frantumata la pavimentazione. Non deve essere agevole oltrepassarla. Se mai qualcuno trovasse il coraggio di farlo.
2) La vegetazione, seppur secca, prolifera in modalità incendio. I resti di un pino sembrano il totem di qualche divinità dedicata all’incuria
3) Proseguendo altre ‘fratte’. Ma l’ordinanza antincendio non vale qui? Basta una cicca da sopra!
4) Il percorso pianeggia ma con ostacoli: come alcuni lastroni in evidenza buoni per inciampare
5) Dietro una colonna che non regge più niente un groviglio di cavi elettrici. C’è da augurarsi che non siano alimentati.
6) Altalena n. 1 e altalena n. 2. Forse una volta!
7) Lo scivolo è senza parapetto per un salto di oltre due metri, che per un bambino sarebbero quattro
8) La panchina sfasciata qualche anno fa non si è rifatta da sola. E’ ancora sfasciata. In più c’è il supporto metallico appuntito e arrugginito
9) Non mancano, sarebbe strano, cumuli di rifiuti sparsi in mezzo a fogliame secco.
E dal Belvedere è tutto. Per ora!
Il sindaco Rea dovrebbe usare più cautela quando pronuncia sostantivi tipo: turismo e ospitalità!
Lu. Nic.