Da diverse settimane ormai l’approvvigionamento idrico è sensibilmente ridotto. Almeno in parte del paese dai rubinetti esce acqua per due o tre ore al giorno. Solo al mattino. Poi nulla per quasi 24 ore.
Le proteste: Siamo tornati nel medioevo? Non si capisce più quando si possono fare le faccende domestiche. Come si fa a farle con poche ore di acqua al giorno? Oggi già alle 10 non c’era più e nemmeno alle 15…
Autoclave in azione (chi ce l’ha) e pure consumo di energia elettrica nella speranza che i serbatoi tornino a riempirsi. Praticamente un ritorno al passato.
E come spesso capita nessuno fornisce spiegazioni. Tantomeno Acea che sul suo sito non menziona la persistente turnazione. Interruzioni o le stesse turnazioni di brevi periodi ci sono. Il resto no. Inutili attendersi comunicazioni dal Comune e da chi lo governa. Sarà un caso, ma si rivedono autobotti transitare in paese (foto). Magari l’acqua non c’è più, le falde sono prosciugate, gli invasi pure, ma forse è meglio dirlo in modo che la gente si regoli facendo un uso quotidiano più parsimonioso del preziosissimo liquido.
E sempre stando ad Acea i turni sono i seguenti: serbatoio Civitavecchia (19.00 – 6.30); serbatoio Valluni (16.00 – 6.00); Torrino piezometrico (17.00 – 6.00). Qualcosa non quadra!
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